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La bandiera cinese in Fallout 3.

Chinese flag

La bandiera cinese in Operation: Anchorage.

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La Repubblica Popolare Cinese era uno stato esistito prima della Grande Guerra. Considerata una delle due grandi superpotenze mondiali insieme agli Stati Uniti, era una dittatura monopartitica caratterizzata da un elevato livello di propaganda sociale, che propugnava ideali come lo sforzo armato di massa e lo stakanovismo produttivo. Con l'esaurirsi delle risorse energetiche a livello mondiale, la Cina è entrata in guerra con gli Stati Uniti per il controllo delle poche riserve rimaste. Il primo ad avviare un'azione militare è stato il paese asiatico, che nel 2066 ha invaso l'Alaska, salvo poi subire una contro invasione da parte del nemico. Entrambi i paesi sono stati poi distrutti nel corso della Grande Guerra. La Cina rimane comunque l'ultimo paese a livello mondiale ad aver effettuato estrazioni di petrolio[1].

Storia[]

Guerra per le risorse[]

Intorno alla seconda metà del XXI secolo, il mondo è entrato in crisi a causa della sempre maggior scarsità di risorse energetiche a livello globale. Nel 2051 gli Stati Uniti hanno occupato militarmente il Messico per prendere il controllo delle sue raffinerie di petrolio. Nel 2052 la Comunità europea, la cui economia era fortemente dipendente dalle esportazioni di petrolio dal Medio Oriente, ha risposto all'aumento dei prezzi del petrolio attaccandolo militarmente, dando così inizio alla guerra per le risorse. Nello stesso anno l'ONU, da tempo in gravissima crisi, si scioglie ufficialmente. Nel 2059 gli Stati Uniti hanno rafforzato la propria presenza militare in Alaska per difendere i loro interessi petroliferi, causando diverse tensioni con il Canada. Nel frattempo il traffico sulle strade di tutto il mondo si era praticamente azzerato, dal momento che il carburante era diventato una risorsa troppo preziosa per essere sprecata nelle automobili. Nel 2060, con l'esaurimento delle riserve di petrolio, termina la guerra tra Europa e Medio Oriente; entrambe le fazioni sono ormai ridotte in rovina. L'economia cinese, dal canto suo, essendo ampiamente basata sullo sfruttamento di combustibili fossili, è entrata rapidamente in crisi, spingendo il paese asiatico a contendersi con gli Stati Uniti le poche risorse rimaste a livello globale.

Nel tentativo di risollevare un'economia ormai stagnante, la Cina ha iniziato ad annettere i paesi limitrofi con l'obiettivo di prendere il controllo delle loro risorse. La soluzione, pur dando buoni risultati nel breve termine, si è rivelata assolutamente inadeguata per risolvere definitivamente i problemi del paese asiatico. Nel 2066, con il prosciugarsi delle ultime risorse petrolifere, la Cina è stata colpita da una gravissima crisi energetica. Ormai sull'orlo del collasso, è divenuta sempre più aggressiva nei rapporti commerciali con gli Stati Uniti. Il rifiuto americano di esportare petrolio verso la Cina ha compromesso definitivamente i rapporti diplomatici tra le due superpotenze. Il paese asiatico ha quindi scelto di concentrarsi sulla ricerca di giacimenti in mare, ma la guerra era ormai imminente.

Guerra sino-americana[]

Nel 2066 la Cina ha iniziato a estrarre petrolio da un piccolo giacimento situato in fondo all'Oceano Pacifico, che è stato però sabotato da spie americane e reso inutilizzabile. La risposta è stata rapida e spietata: nell'inverno dello stesso anno le truppe cinesi hanno invaso l'Alaska con l'obiettivo di prenderne il controllo delle risorse, marciando fino alla città di Anchorage, il cui fronte è diventato un vero e proprio campo di battaglia. In tutta risposta gli Stati Uniti hanno iniziato a inviare le proprie truppe in maniera estensiva attraverso il Canada, ponendo le basi per l'annessione che avverrà nel 2076. L'anno successivo hanno iniziato ad essere impiegati in battaglia i primi esemplari di armatura atomica, che anni dopo si riveleranno fondamentali per le sorti del conflitto. Nel 2073 la Cina, nel disperato tentativo di terminare il conflitto, ha iniziato ad utilizzare armi biologiche. Nel gennaio 2077, in seguito alla battaglia di Anchorage, le forze americane hanno riconquistato ufficialmente l'Alaska.

Contrariamente a quanto dichiarato nelle intenzioni iniziali, secondo le quali le armature atomiche sarebbero state utilizzate solamente a scopo difensivo, nel 2074 è stato stanziato un contingente per iniziare la controinvasione della Cina[2]. Le truppe americane in armatura atomica sono penetrate nell'entroterra cinese, prendendo il controllo di diverse regioni costiere. Nel 2076 è terminato lo sviluppo della seconda generazione dell'armatura atomica, la T-51. La maggior parte degli esemplari prodotti di quest'ultima vengono inviati in Cina per supportare l'invasione. Il paese asiatico è ormai prossimo alla caduta; le forze americane riescono ad aprire una breccia nel nemico e riescono a penetrare nell'entroterra. Nel frattempo la Cina è sul punto di terminare le risorse e le linee di rifornimento dai suoi paesi alleati iniziano a collassare.

Grande Guerra[]

Il 23 ottobre 2077 scoppia ufficialmente la Grande Guerra. Numerose testate nucleari iniziano a cadere sia in Cina che negli Stati Uniti. Non è chiaro chi abbia dato inizio alle ostilità, ma il mondo è ormai sull'orlo del collasso. In America iniziano a suonare le sirene antiaeree e alcuni cittadini trovano rifugio nei vault. La maggior parte delle persone, tuttavia, non avrà questa fortuna. In poche ore entrambe le superpotenze vengono devastate dalla caduta delle bombe e cessano di esistere. In entrambi i paesi si contano miliardi di morti tra civili e militari. Le principali città sono ridotte a un cumulo di macerie. In meno di mezza giornata la Grande Guerra aveva devastato il mondo.

Società[]

Governo[]

La Cina era caratterizzata da un sistema politico monopartitico ed era governata dal Partito Comunista Cinese. La massima carica dello stato è il presidente[3]; l'ultimo a ricoprire questo titolo è stato il presidente Cheng. Lo stato asiatico manteneva inoltre ambasciate nella maggior parte degli stati stranieri. Nonostante la guerra in corso, l'ambasciata a Washington è rimasta aperta fino all'olocausto nucleare; l'ultimo a ricoprire il ruolo di ambasciatore negli Stati Uniti è stato Xiu-Ling[4].

Esercito[]

L'Esercito Popolare di Liberazione faceva affidamento soprattutto sull'enorme quantità di soldati a disposizione e su un'industria piuttosto all'avanguardia. A differenza di quanto avveniva negli Stati Uniti il focus era posto soprattutto sulle armi, piuttosto che sulle armature. I soldati cinesi erano infatti equipaggiati con delle tute piuttosto che con armature da combattimento, anche se i loro fucili d'assalto Type 93 erano significativamente più potenti degli R91 americani. L'esercito cinese faceva inoltre un uso estensivo di carri armati per supportare il personale di fanteria nel corso dell'invasione dell'Alaska. Con l'impiego delle prime armature atomiche, tuttavia, la Cina ha realizzato di avere un enorme svantaggio strategico e si è affrettata ad avviare la progettazione di una sua sua versione.

Il fiore all'occhiello cinese era tuttavia il suo servizio segreto. Negli anni della guerra sino-americana numerose spie cinesi erano infiltrate negli Stati Uniti e avevano creato una fittissima rete di intelligence sul suolo americano. L'operazione più importante era senza dubbio a Washington, dove un grosso commando di spie cinesi si nascondeva all'interno di una fabbrica di cibo della Mama Dolce. L'obiettivo dell'operazione sembrava essere quello di trasportare una grossa quantità di armi cinesi nella capitale, probabilmente con l'obiettivo di fornirle ai simpatizzanti comunisti per fomentare un'insurrezione. Alcuni sottomarini cinesi pattugliavano inoltre le coste americane; un esempio era il SSN-37-1A, stazionato nei pressi di Point Lookout.

Tecnologia[]

In seguito al debutto dell'armatura atomica tra le file dell'esercito americano, i laboratori cinesi hanno immediatamente iniziato a lavorare sullo sviluppo di un'armatura simile. Dal momento che un dispositivo così complesso avrebbe richiesto anni di ricerche, il paese asiatico ha scelto di tamponare temporaneamente il problema sviluppando un'armatura che facesse uso della tecnologia stealth. É nata così l'armatura furtiva Hei Gui, che non riscuoterà mai tuttavia un grande successo. Nel 2075 i servizi segreti statunitensi avevano inoltre ipotizzato che la Cina potesse vantare una flotta di sottomarini stealth costruita nella provincia dello Shanxi e soprannominata "Flotta fantasma".

Per rispondere alle innovazioni cinesi, anche gli Stati Uniti hanno iniziato ad effettuare ricerche sulla tecnologia stealth, ma con scarso successo. Dai laboratori di Big MT sono uscite le tute mimetiche Mark I e Mark II, derivate dalle armature furtive cinesi recuperate in battaglia. Questi due modelli, tuttavia, resteranno dei prototipi e non raggiungeranno mai la produzione su larga scala. Più fortuna ha avuto invece la RobCo, che ha lanciato un dispositivo portatile denominato Stealth Boy. Questo poteva essere integrato in qualsiasi tipo di armatura, ma aveva una durata limitata. Lo Stealth Boy ha riscosso un ottimo successo e rappresenta l'apice americano in fatto di tecnologie stealth.

Per rispondere a quest'ultima innovazione anche la Cina aveva iniziato una ricerca per lanciarne una sua versione presso la Fujiniya Intelligence Base, un laboratorio segreto situato in territorio statunitense. La Grande Guerra interromperà però questo progetto. Successivamente i resti del laboratorio verranno saccheggiati dall'Enclave, che utilizzerà i dati e i materiali recuperati per creare lo Stealth Boy Mark III.

Simpatizzanti[]

Negli Stati Uniti era presente una fitta rete di cellule terroristiche di cittadini americani simpatizzanti per il sistema comunista cinese. Queste cellule collaboravano con le spie cinesi, ottenendo da loro armi e informazioni. Esistevano cellule terroristiche comuniste a Pittsburgh, Vecchia Olney e Point Lookout. A distanza oltre due secoli dall'olocausto nucleare, alcuni abitanti degli Stati Uniti postbellici continuano a simpatizzare per il regime cinese.

Presenza cinese nell'America postbellica[]

Gli Shi sono la principale comunità di origine cinese nell'America postbellica. Essi sono i discendenti dell'equipaggio dello Shih-huang-ti, un sottomarino cinese arenatosi nella baia di San Francisco durante la Grande Guerra. In seguito all'olocausto nucleare si sono stabiliti tra le rovine della città e hanno fondato una piccola comunità. Negli anni successivi hanno recuperato dal sottomarino tutti i computer a bordo, affondando poi ciò che rimaneva. Gli Shi dispongono di laboratori all'avanguardia, all'interno dei quali producono armi e armature di prima qualità che vengono poi vendute tramite una rete di mercanti amici. Sono noti per il loro estremo isolazionismo, che li ha portati a tenersi fuori dalle lotte di potere avvenute in California e ad essere una delle pochissime comunità della zona a mantenere la loro indipendenza dall'RNC. Nonostante ciò conducono spesso affari con mercanti e viaggiatori di passaggio e occasionalmente ingaggiano mercenari esterni alla comunità.

Molto più a est, tra le rovine di Washington, vivono i reduci cinesi. Essi erano i membri di un commando di spie cinesi rimasto intrappolato nella capitale statunitense durante la Grande Guerra. Il gruppo viveva nascosto in una fabbrica di cibo della Mama Dolce, dalla quale conducevano varie operazioni contro il governo americano. In seguito alla caduta delle bombe, la maggior parte di loro sono morti a causa delle radiazioni e i pochi sopravvissuti si sono trasformati in ghoul. Essi conducono un'esistenza isolata, segregati nella loro vecchia fabbrica e lontani da qualsiasi altra forma di vita. É probabile che abbiano perso il contatto con la Cina nei giorni della Grande Guerra e che a distanza di oltre due secoli non siano ancora al corrente del termine del conflitto. Dato il loro stile di vita estremamente reclusivo, nessun abitante della zona contaminata è al corrente della loro esistenza. Sugli sfortunati viaggiatori che si avventurano tra le rovine della Mama Dolce viene fatto fuoco a vista, in modo tale da mantenere il segreto sulla loro esistenza.

Equipaggiamento[]

Galleria fotografica[]

Note[]

  1. Secondo il non-canonico Transcritto Sierra Depot GNN
  2. Come riferito dal presidente Dick Richardson
  3. Nei dialoghi con il presidente dell'Enclave Dick Richardson, che definisce i cinesi "dannati Rossi"; nei file di dialogo con Horrigan, nella demo tech Van Buren; in Fallout 3 è molto più esplicitò che la Cina è una nazione comunista, per esempio, durante la quest "Tranquility Lane", dove il giocatore può attivare la "Simulazione Invasione Comunista" e le registrazioni di frasi anti-comuniste pre-belliche di Liberty Prime installategli dagli scienziati statunitensi.
  4. Sistema della metropolitana presidenziale in Broken Steel
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